
Ecco a voi la nostra chiacchierata con Giorgio di Casual Firm a Civitanova Marche!
-Ciao! Di cosa ti occupi e come nasce l’idea del negozio ed a cosa ti sei ispirato?
Piacere sono Giorgio, titolare del negozio Casual Firm situato in Corso Umberto I 215 a Civitanova Marche (Mc).
Il mio negozio, che ha compiuto 10 anni l’anno appena trascorso, è nato nel marzo del 2008 per volere mio e di un mio amico (che ora non è più in società con me, ma con il quale tengo tutt’oggi un solido rapporto di amicizia essendo stati amici fin da piccoli… e colgo se me lo consentite l’occasione di salutarlo: Ciao Luca!);
L’idea era nata in una fase della nostra vita nella quale eravamo giovanissimi (22 anni), e io in particolar modo sognavo fin da bambino di avere un negozio proprio come quello che ho adesso, il quale proponesse uno stile che nella nostra città ancora non si era mai visto, ovvero quello proveniente dall’Inghilterra, in particolar modo da tutte quelle sotto culture legate al mondo della musica, dello stadio, e della strada.
-Come si chiama il tuo shop, come sei riuscito a conciliarlo con la tua attività e da cosa nasce l’amore per lo stile british?
Il nome che abbiamo scelto “Casual Firm” all’epoca era ancora poco noto, magari non lo era per le città piu grandi in cui questo stile già era piu diffuso, mentre a Civitanova la cultura “casual” legata ai fenomeni sopra citati, era veramente qualcosa di “extraterrestre” ehehe. Così tanto ci piaceva questo nome, che decidemmo di chiamarlo proprio così.
Sicuramente posso dire senza timore, che la mia passione per questo modo di vestire e per il negozio che porto avanti con passione e tanto amore da dieci anni, è nata dal mondo del calcio, piu precisamente dallo stile e dal modo di vestire che vedevo nei vari settori degli stadi. Ci tengo a precisare che nel corso di questi anni, il negozio ha tenuto un profilo molto “pulito” diciamo, nel senso che non ha mai voluto ostentare le radici di questo stile (magari tramite arredamenti e ornamenti vari legati agli stadi), ma non per timore di chi sa cosa, ma semplicemente per dare un’immagine davvero “casual” ed essere coerenti con l’idea con cui siamo nati.
Infatti uno dei punti di forza del nostro punto vendita è proprio la trasversalità del target di clientela: da noi vengono ragazzi dai 14 anni fino ai signori di una certa età (a volte esagerata ehehe).
-Quali sono le nuove tendenze che vanno per la maggiore nel tuo corner, ed è uno stile che trova riscontro nella città?
Le nuove tendenze, diciamo che tendono a prender le distanze dallo stile prettamente british dell’origine (es: camicie a quadretti, cardigan, e tutti quegli abbigliamenti anni 60/70 appartenenti a uno stile mod o skinhead).
Oggi va per la maggiore un modo di vestire più casual, più anni 80 e 90, molto più sobrio. Non è un caso che il marchio del momento che sta riscontrando maggior successo da noi è “Cp Company”, oltre naturalmente ai colossi storici come Fred Perry e Lacoste, i quali credo non conosceranno mai fine, e andranno sempre a prescindere dalle mode e dalle tendenze del momento. Devo dire (un po’ mi dispiace per un discorso affettivo) che i marchi considerati appunto “british old school” stanno un po scomparendo.
Ad esempio quando aprimmo i marchi piu richiesti e venduti erano Ben Sherman su tutti (il quale porterò sempre nel cuore, ed è stato al momento quello piu duraturo nel mio negozio, vanta ben 9 anni!), poi Lambretta e Merc London. Ora non è un caso che questi marchi, oltre ad avere poca richiesta, non sono piu presenti nel mio punto vendita, ma non per una scelta personale, ma proprio perchè non sono piu distribuiti nel nostro Paese.
Attualmente la nostra “squadra” di brand è composta da: Fred Perry, Lacoste, Lyle & Scott, Cp Company, Weekend Offender, Three Stroke Productions, e come ditte di pantaloni e jeans portiamo con orgoglio due nomi “made in Italy”: vale a dire Maison Clochard e Reign Italia. Concludiamo dicendo che per la stagione Primavera/estate che verrà avremmo delle novità, ne anticipo una:il marchio Umbro. In questi ultimi due o tre anni, sono venuti a contattarci molte aziende con lo stesso stile loro, vale a dire sportswear con un gusto retrò anni 80 che in passato facevano anche materiale sportivo per le squadre da calcio.
Ma vuoi che eravamo già pieni con i nostri marchi, vuoi che comunque sia quasi tutti sono “modaioli” e posizionati su catene commerciali… Umbro credo sia per lo meno l’unico che ha un fascino tutto suo, è inglese, e ancora è poco visto qui dalle nostre parti. Inoltre per un nostalgico del “vecchio calcio” come me, come potevo non inserirlo!? ehehe
-Quali prodotti uk sono in trend e quale capo d’abbigliamento secondo te è un evergreen per eccellenza che non deve mancare mai nell’ armadio dei tuoi clienti?
-Premesso che ogni marchio presente nel punto vendita è alla pari dell’altro e che ognuno ha una sua storia degna di nota, ci tengo a dire che i due brand più casual del momento che vanno per la maggiore tra la nostra clientela è senza dubbio CP Company e Lyle Scott. Mentre Fred Perry e Lacoste oramai sono dei colossi che non hanno bisogno di presentazioni, e sono ben recepiti da tutti i clienti (“civili” soprattutto scherzosamente parlando).
Three Stroke e Weekend Offender hanno invece un gusto piu sprint e aggressivo, e vanno per la maggiore su una clientela giovane, che proviene principalmente dal mondo dello stadio. In conclusione ne abbiamo veramente per tutti, di prodotti da proporre.
-Che tipo di target riesci a intercettare nei tuoi compratori e se hai trovato difficoltà all’inizio della tua carriera.
Le difficoltà incontrate all’inizio, se così possiamo definirle, sono state principalmente due: portare pazienza e far conoscere i nostri brand più radicali, affinchè venissero recepiti da un pubblico abbastanza ampio da permetterci di sopravvivere in questi anni di crisi. E la seconda, è stata quella di aspettare con altrettanta pazienza dei brand che fino a 4-5 anni fa non potevamo nemmeno avvicinarci, come Lacoste e Fred Perry ad esempio (in quanto o erano già impegnate con altri punti vendita, o magari chiedevano pretese troppo alte per noi).
Ma ad oggi, senza presunzione, un mio motivo d’orgoglio personale, è stato quello di essere riuscito a inserire tutte quelle aziende che ho sempre desiderato, grazie alla serietà e alla correttezza nel modo di lavorare e interloquire con le aziende stesse, senza mancare mai di rispetto a loro, ma nello stesso tempo ai colleghi vicini nella mia zona. Ora queste difficoltà, per mia fortuna, sono solo un ricordo sbiadito.
-Cosa ti senti di dire ai nostri lettori su ciò’ che concerne lo stile british che può andare dai vestiti, alla musica “caposaldo” di tutto, ai pub e alle gradinate per concludere questa nostra chiacchierata.
Per concludere la nostra intervista, vorrei davvero ringraziarvi per lo spazio ed il tempo che avete concesso a Casual Firm Abbigliamento Uomo. I quotidiani locali non si sono mai fatti avanti, e sa da una parte poteva dispiacerci, oggi un po meno… in quanto pensiamo che la pubblicità di massa non ha mai fatto per noi, e vogliamo proseguire così, con orgoglio collaborando con pagine e/o riviste che parlano la nostra stessa lingua.
Per quanto riguarda i consigli da dare ai nostri lettori in generale, beh che dire, sulla musica “british” vorrei spezzare una lancia a favore degli “Stone Roses” i quali rispetto ai blasonati “Oasis” sono meno conosciuti, qui dalle nostre parti siamo davvero in pochi ad ascoltarli e ad apprezzarli…. a mio modo di vedere chi osanna i fratelli Gallagher, dovrebbe conoscere ed ammirare Ian Brown e la sua band, essendo stati precursori rispetto agli Oasis.
Apparte questa piccola parentesi musicale come da voi richiesta e da noi accettata, tornando allo stile di vestire, ci sentiamo di dare un consiglio a tutti i “casual” dicendo che non è l’abito che fa il monaco, questo per dire che non ci importa che portiate necessariamente i nostri marchi per essere dei veri casual…. l’importante è che lo siate nel cuore, e nella vita quotidiana con le vostre azioni, che va oltre l’abbigliamento che si indossa. Poi certo, non lo nascondiamo, se indossate i nostri brand siamo ancora più felici èh! (ahah). Chiudiamo con il nostro motto che ci accompagna da almeno 3 anni: “Se non sarà romantico, sarà comunque Casual!”